È stato appurato da vari studi che quello che si pensa nel pre gara può davvero condizionarla magari trasformando una vittoria in una sconfitta oppure viceversa.
Imparare a riconoscere il proprio atteggiamento mentale, che è dato dal proprio dialogo interno, è una competenza necessaria che ogni atleta, che aspiri a migliorarsi e ottenere risultati, deve allenare.
E lo si può fare attraverso un percorso di allenamento mentale guidato da un Mental Coach.
Per evitare che nei momenti pre gara ci assalga quel nervosismo, quell’ansia che ci fa respirare male e di conseguenza cambiare la nostra fisiologia, dobbiamo fare qualcosa.
Ecco tre cose su cui riflettere e che ci possono aiutare ad essere pronti ad entrare in campo:
1 – L’INSICUREZZA
Spesso capita che proprio prima della gara iniziamo a chiederci se abbiamo fatto proprio tutto quello che dovevamo fare in allenamento.
Iniziamo a pensare a tutto quello che andrebbe ancora perfezionato, studiamo l’avversario e iniziamo a pensare quanto sia forte, a come fa meglio quello che facciamo noi, ecc.
Iniziare una gara con pensieri negativi o dubbi, è come averla già persa.
Iniziarla con una convinzione bassa è un segnale di possibile fallimento.
Un’altra cosa poco utile, se non dannosa, è quella di fare una comparazione fra sé stessi e l’avversario prima di una gara, questo ci può rendere vulnerabili.
Prima di una gara conta solo quello che io so fare, contano le mie abilità e i miei punti di forza, il resto non è sotto il mio controllo.
Se mi faccio trarre in tentazione di paragonarmi all’avversario (anche se lo reputo più debole), mentalmente mi rende debole.
2 – ESSERE DISTRATTI DALLA CONFUSIONE DEGLI EVENTI
Una gara normalmente è sempre accompagnata da confusione, pubblico, temperature, luci, persone che vogliono parlarci prima della gara, ecc.
Concentrarsi, spostare il proprio focus su tutto questo può far crescere la pressione psicologica, possiamo farci sopraffare da queste situazioni e compiere errori.
E’ fondamentale prendere atto che il momento prima della gara è un momento molto importante.
Molte volte viene trascurato, dove ogni atleta dovrebbe riuscire a concentrarsi solo su di sé e su ciò che andrà a fare da lì a poco.
Un’altra cosa da non fare è quella di farsi influenzare dal giudizio di amici, genitori e allenatori.
Concentrarsi su cosa penseranno gli altri di me può portarmi a perdere la giusta concentrazione, far crescere le aspettative e generarmi l’ansia.
3 – LASCIARE A CASA LA PROPRIA VITA
Ogni atleta ha una sua vita personale e spesso deve fare i conti con ciò che accade anche fuori dal campo.
È indubbio che se mi lascio condizionare da ciò che mi succede al di fuori, quindi portarlo nel campo di gara, sicuramente la mia prestazione ne risentirà.
Quindi concentrarsi su quello che sappiamo fare e stoppare la mente per il tempo che mi dedicherò totalmente alla competizione.
Poi potrò riprendere in mano gli altri problemi, dopo.
Portarli in campo non mi sarà utile, sarà una zavorra in più, sarà fonte di distrazione, di agitazione e di conseguenza di ansia.
Molti atleti non riflettono su una cosa molto importante:
Quando ci si prepara alla gara, si indossano gli abiti da atleta, e tutto il resto deve rimanere fuori!
Non esistono problemi familiari, scolastici, lavorativi, ci sono solo io e la gara.
Il Mental Coach, grazie all’allenamento mentale, ti aiuta a creare questa barriera.
Come per tutte le cose non è semplice, ma allenandosi su alcune tecniche queste ti aiutano a creare una separazione netta tra la gara e tutto il resto.
Queste sono un esempio di tre situazioni pre gara, io le definisco “classiche”, che normalmente molti atleti incontrano.
Ma ce ne son molte altre per cui iniziare un percorso di coaching con un Mental Coach aiuta a riconoscerle e a gestirle.
CONTATTACI e, insieme, costruiremo un percorso per allenare anche la mente per poter ottenere risultati diversi.
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Sono pienamente d’accordo e convinto su tutto. Io mi concentrano sulla gara che dovevo affrontare e immaginavo alcuni momenti della partita che puntualmente si verificavano. Ero consapevole della mia forza