
Ecco tre consigli per preparare una gara, oltre che sul piano tattico e tecnico, anche dal punto di vista mentale:
1 – Il peggior avversario è la nostra mente
2 – Le parole hanno un peso
3 – Motiva, dando sempre un obiettivo ai tuoi atleti
L’importanza di collegare questi tre aspetti, tattico, tecnico e mentale, permette all’atleta, alla squadra, una visione migliore nel prepararsi alla “sua” partita.
1 – Ricordiamoci sempre che il peggior avversario è la nostra mente.
Conoscere la strategia dell’avversario è importante, ma bisogna ricordarsi che il cervello è un soldato ubbidiente e aspetta istruzioni.
Per cui, se tu allenatore vuoi fai vedere un video della squadra avversaria, è opportuno che sia ristrutturato, oppure far vedere solo degli estratti finalizzati.
Se vuoi far vedere per esempio, come alza l’alzatore, non far vedere dopo la schiacciata che va a terra.
Se vuoi far vedere la direzione dell’attacco non fare una selezione degli attacchi più belli che vanno a terra, seleziona quelli che vengono difesi, ecc.
Questo perché altrimenti i giocatori razionalmente sanno cosa fare, ma emotivamente vanno in campo con le immagini degli attacchi che vanno a terra e quindi sconfitti.
Preparare una gara con l’uso del video è importante, ma DEVE essere seguito dalla tua strategia.
Parti dall’avversario, ma finisci sui tuoi atleti, altrimenti i tuoi atleti vanno via con il messaggio: quanto è bravo l’avversario, che bei colpi che ha.
L’allenamento video deve essere completo, chiuso, gli atleti devono andare via con il convincimento di avere gli strumenti, deve aiutare l’atleta ad organizzarsi altrimenti fissi morfologicamente la forza, l’abilità, l’efficacia dell’avversario.
Se non hai tempo di farlo completo è meglio NON farlo.
2 – Le parole hanno un peso.
Frasi come:
“Raga, la scorsa partita con questa squadra è stata deludente, in questa gara dovete dimostrare molto di più”,
“non voglio vedere un’altra partita come quella della settimana scorsa” sono frasi controproducenti in termini di motivazione.
La vostra squadra percepirà immediatamente che l’ultima prestazione non è stata dimenticata, il che creerà un’atmosfera negativa, di sfiducia nei loro confronti.
Se voi allenatori non riuscite ad essere ottimisti sulla prossima partita, come potranno esserlo i vostri giocatori?
Un discorso alla squadra positivo, con un linguaggio del corpo confidente e una comunicazione appropriata sono strumenti importanti per un allenatore
Generalizzare usando parole quali:
“sempre”, “mai”, “ogni volta” o “tutti”, devono esser evitate.
In P.N.L. queste parole vengono anche chiamate “quantificatori universali”
Generalizzare significa ESAGERARE.
Ecco qui alcuni esempi da evitare:
“Stiamo SEMPRE troppo alti”
“Non teniamo MAI la palla in difesa”
“Appena andiamo in vantaggio abbiamo TUTTI un calo di concentrazione”
“OGNI VOLTA che difendiamo non riusciamo a fare una ricostruzione vincente”.
Sfortunatamente queste frasi escono facilmente quando vi fate guidare dalle emozioni.
La verità è che non sono vere!
È chiaro che volete sottolineare una situazione di difficoltà della squadra, ma spesso generalizzando finite per esagerarlo.
Invece è importante specificare esattamente, ai giocatori coinvolti, quali sono le situazioni da migliorare, dando loro istruzioni per uscirne.
È molto, molto, molto più efficace.
3 – Motiva, dando sempre un obiettivo ai tuoi atleti i tuoi atleti
Come? Dando loro sempre un obiettivo ad ogni gara, anche contro un avversario che è più forte in quel momento, bisogna dare sempre un obiettivo raggiungibile.
Alla squadra o all’atleta bisogna sempre fornire un piano per la gara.
Può essere il raggiungimento di un punteggio, di migliorare un tempo, di fare bene un certo fondamentale, una qualsiasi cosa che dia loro la voglia di fare e stare in campo.
L’allenatore ha una visione generale della prestazione di squadra, conosce forze e punti deboli della propria squadra e dei propri atleti.
Frasi come:
“Dovete stare più attenti in ricezione”,
“Dovete esser più abili in difesa”,
“Devi essere più preciso”,
non danno nulla agli atleti se non un senso di inadeguatezza, perché non danno istruzioni sul “cosa fare per …”.
Quindi date istruzioni, siate precisi, fate capire loro cosa volete, così li motivate.
Perché, se non siete preparati, anche una semplice contro-domanda di un giocatore potrebbe mettervi in difficoltà.
Non dando risposte pertinenti e sensate, darete l’impressione di non avere un’idea chiara riguardo alla partita o della squadra.
Conclusioni
È importante avere le idee chiare, quando dovete preparare una gara, su quello che volete comunicare alla squadra, bisogna arrivare preparati.
Sembra scontato, ma non lo è.
Se lo siete, tutto quello che direte verrà percepito come voi volete che venga percepito.
Ricordatevi che il comunicatore è responsabile al 100% del risultato che ottiene.
Quindi, quando dovete preparare una gara, ricordatevi che:
una seduta video ben confezionata,
una buona comunicazione,
il dare sempre un obiettivo,
saranno sicuramente tre frecce nella vostra faretra per aiutare l’atleta, la squadra a migliorarsi.
E, sembra banale, ma non lo è, migliorerete anche voi.
Anche questo argomento viene ampiamente trattato nel nostro corso, che teniamo in diretta on line, “ALLENARE GLI ALLENATORI AD ALLENARE” , rivolto ai singoli allenatori e alle Società sportive.
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