SPERARE: ECCO UNA PAROLA NON UTILE.

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immagine dal film karate kid

Ci sono alcune espressioni, che normalmente vengono da noi usate moltissimo nel linguaggio di tutti i giorni e nel nostro dialogo interno che nascondono molte insidie, soprattutto se siamo atleti o allenatori.

Sono espressioni che vengono definite “tossiche” per il nostro cervello e le analizzeremo una ad una in una serie di articoli.

In questo primo articolo analizziamo: SPERARE.

Uno dei miei “mentori”, il maestro KEZUK MIYAGI, nel film Karate Kid ,  clicca qui per il video, spiega al suo allievo Daniel che SPERARE, non è utile, è dannoso.

Speriamo di farcela! Speriamo di vincere! Frasi mai sentite vero?

Cosa vuol dire sperare?

Letteralmente: attendere fiduciosamente, nutrire una generica fiducia nel futuro, riporre speranza, confidare in qualcosa o qualcuno.

Quando “speri” qualcosa, SCARICHI la responsabilità dei tuoi risultati a qualcuno o a qualcosa che sta fuori da te.

Sperare nasconde molte cose, mentre noi abbiamo bisogno di azione, di fare  in modo che più elementi possibili dipendano da noi, siano sotto il nostro controllo.

Normalmente nella nostra mente il tempo dell’azione è: non fare, sperare, provare, fare.

Ma nell’azione c’è solo fare o non fare, in mezzo la nostra mente mette le sabbie mobili del dubbio, possiamo anche chiamarli ALIBI, SCUSE, PROFEZIE AUTOAVVERANTI!

Facciamo un esempio: Speriamo di vincere.

Ti chiedo io: Stiamo facendo di tutto per vincere?

  • Si! Ci siamo allenati al massimo e allora perché speri, mettendo già in dubbio di potercela fare. Posso anche non vincere! Certo, e quello è il dopo, da analizzare con il feedback.

Stiamo facendo di tutto per vincere?

  • No! Allora cosa speri, in un intervento esterno, nella dea fortuna (epidemie, agli dei della tua disciplina, infortuni, malattie, ecc.).? Questo esula dalla palestra e dall’allenamento.

Ricordati: non sperare di vincere, ma FAI DI TUTTO PER VINCERE con quello che hai.

Basterà, non basterà? Esistono anche gli avversari, gli arbitri, i giudici.

È utile pensarci prima della gara? No!

Allora cambiamo musica e cambiamo anche il tempo dell’azione nella nostra mente che sarà:

Domanda: “Cosa posso fare per vincere?”

Risposta: “Preparare (allenare), Fare (gara), Feedback (post gara)”.

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