MENTAL COACH: CHI È E CHE COSA FA?

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lavafna che spieganche cosè il coaching

Oggi, più che mai, attorno alla professione del Mental Coach c’è ancora purtroppo tanta confusione, forse perché si tratta di una figura professionale relativamente nuova e in fase di radicamento nella nostra cultura soprattutto sportiva.

Nell’idea comune si fa strada ciò che passano i media.

Tuttavia sono proprio i siti web, i social, le televisioni e la carta stampata a non conoscere ancora, con il giusto dettaglio, la professione di cui mi occupo, tranne qualche lodevole eccezione resa possibile da giornalisti particolarmente curiosi e precisi.

Alcuni definiscono il Mental Coach come “un mentalista”, altri “ah! praticamente lo psicologo”, ed altri ancora “un motivatore”.

NON È NULLA DI TUTTO CIÒ!

È molto più semplice di quello che si crede o che si sente in giro.

Un Mental Coach è un professionista che non ti porta indietro nel passato per trovare le radici più profonde del tuo problema e che non ti dirà che cosa è giusto per te.

“Semplicemente”, e molto “Pragmaticamente”, ti aiuta a scegliere gli strumenti utili a risolvere quel “problema” permettendoti di trovare il percorso che più ti si addice.

Nessuno può sapere cosa sia meglio per te più di te stesso.

Nel lavoro, nella vita privata o nello sport, a volte hai solamente bisogno che qualcuno ti indichi qual è il pulsante giusto per accendere la lampadina.

Ci si allena tanto per avere un corpo al top e poi magari trascuriamo di verificare che siano attivati e funzionanti tutti i collegamenti con la nostra “cabina di regia” che è il nostro cervello.

E allora, perché non allenare anche la mente oltre al fisico e raggiungere il massimo in ogni area della propria vita?

Nello sport specificatamente, il Mental Coach è colui che completa il triangolo della preparazione mentale-motivazionale/fisico-atletica/tecnico-tattica e consente l’attuazione della perfetta sinergia tra le tre componenti: mentale, fisica, tecnica.

Solamente un lavoro di squadra tra mental coach, tecnico e preparatore atletico può portare l’atleta al conseguimento dell’obiettivo finale personale, in quanto espressione del proprio potenziale, prima ancora che di risultato.

L’atleta nella maggior parte dei casi non sa, nel senso che non è consapevole di tanti aspetti del suo comportamento e delle sue reazioni in allenamento ed in gara, cosa li innesca e quali conseguenze possono avere.

E la cosa bella è che nessuno può spiegarglielo, solo lui può capire cosa gli passa nella mente nei momenti di difficoltà come in quelli di esaltazione.

Cosa migliora la sua attenzione o la distoglie?

Cosa scatena la sua rabbia?

Cosa lo fa sentire al top?

Come gestisce o subisce lo stress?

Qual è la sua vera, profonda motivazione che lo porta a sacrificarsi?

Cosa lo potrebbe portare a pensare di mollare tutto?

Cosa lo blocca?

Cosa lo attira?

Questo è ciò che il Mental Coach tira fuori da ciascuno perché le risposte ognuno le ha tutte dentro di sé, solo che non le vede, non le riconosce, non sa dove andarle a cercare.

Solo da qui si può partire e costruire un percorso di allenamento mentale insieme al preparatore atletico che potenzierà il fisico, e all’allenatore, che metterà a punto la strategia tecnica e tattica, per portare l’atleta a raggiungere obiettivi personali e di team, singoli e comuni, individuali e condivisi.

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articolo di Bruno Sbicego e Antonella Brugnoli

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