
La respirazione, ovvero il ricordarsi di respirare …, è il segreto della vita!
RESPIRA CON ME per prenderti cura del tuo corpo, della tua mente e di te stesso.
Quante volte ciascuno di noi , ogni giorno, pronuncia o sente pronunciare queste frasi:
“Mi manca il fiato”,
“Ti leva il fiato”,
“Fino all’ultimo respiro”,
“Mi manca il respiro”,
“Col fiato sospeso”,
“Tutto di un fiato”,
“Sprecare il fiato”,
“In un fiato”,
“Fai un respiro profondo”,
“Non avere un minuto di respiro”,
“Non dai respiro”,
“Lasciami un po’di respiro”.
Hai mai fatto caso a quante volte usi espressioni come quelle sopra, che comprendono respiro, respirare, fiato, anche in senso figurato?
Se ci pensi un attimo cosa ti dice questo?
La respirazione, al di là della pura fisiologia, è importante per noi uomini anche simbolicamente, dato che leghiamo alla sua mancanza tante immagini e sensazioni di difficoltà o di emozione.
Viviamo in apnea per nove mesi, comodi nella pancia della nostra mamma, in simbiosi con lei e il primo vagito, più o meno obbligato da pratiche più o meno “brusche”, è il primo grido di indipendenza, è il primo atto di una attività che ci accompagnerà fino …. all’ultimo respiro.
Respirare è un atto inconsapevole, ma che può diventare anche consapevole, possiamo sentirlo, guidarlo, modularlo oppure possiamo non prestargli alcuna attenzione.
È un atto naturale, spontaneo, automatico, ma può essere alterato, sospeso (solo per poco!), volontario.
Respirare è solo ritmo, inspiro-espiro, ossigeno che entra – anidride carbonica che esce?
No, non è solo questo!
Respiro è sentimento, è salute, è sensazione.
Se provo paura, uno spavento improvviso, una grande gioia, una grande emozione, una forte preoccupazione, cosa succede al mio respiro?
Si altera, cambia ritmo, profondità, mi segue nelle mie emozioni.
Cos’è invece il sospiro?
Visivamente ed emotivamente lo associamo ad uno stato di tristezza, di turbamento o di sollievo, ma sai realmente cos’è?
È il modo naturale e necessario in cui, attraverso una inspirazione più profonda ed una espirazione più lunga e forzata, svuotiamo i polmoni quando abbiamo trascurato per un certo periodo di tempo di farlo spontaneamente ed efficacemente perché …. siamo tristi, turbati, o sollevati ed il nostro respiro ci accompagna nelle nostre emozioni alterandosi.
Se vuoi “respirare con me” per scoprire le potenzialità di questo “atto naturale” che, se guidato può regalarti tante sorprese come, per esempio, il rilassamento prima di dormire, la gestione dell’ansia, il benessere fisico e mentale, l’attivazione del metabolismo durante un percorso di dieta, il miglioramento delle prestazioni sportive, inizia con questo semplice esercizio di respirazione diaframmatica: respirazione consapevole profonda da effettuare da seduti con la schiena eretta, distesi supini o in piedi, postura eretta e gambe leggermente divaricate.
Inspirazione con il naso, prolungata il più possibile, gonfiando l’addome come fosse un palloncino, poi espirazione con la bocca socchiusa, molto lenta, fino a spingere il diaframma verso la colonna vertebrale: si ottiene un effetto calmante in quanto si va a massaggiare il diaframma.
Questo muscolo è il primo a contrarsi in situazione di stress e ansia, andando così a disturbare o sovra stimolare il nervo vago, che lo attraversa prima di andare ad avvolgere tutti i visceri, causando la sensazione di nausea o addirittura il vomito.
articolo di Bruno Sbicego e Antonella Brugnoli
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