LE EMOZIONI PARTE SECONDA

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immagine di emozioni dipinte ad acquarello

Le emozioni, perchè ci sono utili? In questa seconda parte analizzeremo come cominciare a riconoscerle e gestirle nel modo più utile per noi.

Normalmente la nostra vita è influenzata per il 90% dalle emozioni che proviamo (vedi video).

Lo stato emotivo, infatti, è il filtro principale tra il mondo esteriore e il nostro mondo interiore.

Questo determina come ognuno di noi reagisce, soggettivamente, ad eventi esterni considerati oggettivi.

Ad esempio: stesso evento oggettiva “la fine di una relazione d’amore”. C’è chi la elabora velocemente e la valuta come un’occasione di cambiamento e chi si butta giù per tantissimo tempo, associando la fine della relazione ad un fallimento.

Stesso evento, reazione diversa.

La nostra reazione ad ogni cosa che ci capita nella vita dipende da cosa proviamo in quel momento. E se il nostro stato emotivo non è positivo ed utile per noi, le decisioni che prenderemo saranno poco efficaci.

Come si suol dire: se sono in uno stato di m…a, prenderò decisioni di m…a!

Perché la maggior parte di noi non riesce a liberarsi di alcune emozioni che giudicano negative e scegliere quelle che vuole provare?

A causa di tre convinzioni sbagliate che a volte abbiamo:

1^ – Le emozioni sono negative. NON È VERO!

Le emozioni sono tutte positive perché ci fanno capire cosa stiamo sbagliando, cosa stiamo facendo bene e cosa dobbiamo cambiare.

Ad esempio, se non provassimo rabbia, non sentiremo quella forte energia che ci permette di uscire da una situazione che non ci piace e di intraprendere una nuova azione o un cambiamento!

Le emozioni diventano “negative” solo quando restano dentro di noi oltre il tempo necessario alla loro funzione.

2^ – Le emozioni sono istintive e non possono essere gestite. NON È VERO!

Le emozioni primarie (paura, rabbia, tristezza, felicità, sorpresa, disgusto) hanno una base istintiva, collegata al cervello rettile, perché ci garantiscono la sopravvivenza.

Ad esempio, la paura ci fa affluire velocemente il sangue agli arti per farci scattare immediatamente la reazione di attacco o fuga davanti ad un pericolo!

Se non fosse istintiva, saremmo già morti!

La questione è che la nostra mente distorce queste belle emozioni primarie, facendole durare per troppo tempo o trasformandole in altro: panico, frustrazione, depressione, invidia, terrore.

Questo tipo di emozioni sono disfunzionali e collegate al modo in cui la mente ha elaborato le esperienze vissute e trasformate in convinzioni.

3^ – Se gestisco le emozioni mi trasformo in un robot. NON È VERO!

Imparando a gestire le nostre emozioni, diventiamo emotivamente intelligenti ed in grado di agire attivamente, anziché di reagire passivamente.

Da spettatore, ci trasformiamo in attore protagonista della nostra vita e, invece di continuare a lamentarci e a subire nel ruolo di vittima, impariamo a proiettare esattamente il film che scegliamo di vedere.

Come si fa a gestire le emozioni?

L’emozione dipende da 2 fattori:

  • Cosa proiettiamo nella nostra testa, sotto forma di immagini e/o parole.
  • Cosa facciamo con il nostro corpo.

Pertanto, le domande da porci per cambiare un’emozione che ci sta limitando sono:

~ Cosa sto immaginando per sentirmi così? Sto proiettando uno scenario futuro che ancora non esiste ma mi spaventa? Oppure ripenso spesso ad un’esperienza spiacevole?

~ Cosa mi sto dicendo? Mi dico che sono incapace o mi ripeto una frase che mi è stata detta e che mi infastidisce?

~ Cosa sto facendo con il mio corpo? Sto respirando male? Sto troppo tempo fermo? Mangio da schifo? Ho una postura rigida e curva?

Continua …….

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di Bruno Sbicego e Antonella Brugnoli

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