
Ogni qual volta sentiamo parlare un campione o ne leggiamo la biografia, vediamo che un aspetto fondamentale è la sua attitudine a concentrarsi, a impegnarsi per andare a vincere, ovvero “LA MOTIVAZIONE”.
Cosa c’è dietro una vittoria, ma più che altro dietro una carriera luminosa?
Perché sappiamo benissimo che una vittoria può essere un evento isolato, ma qui stiamo parlando di campioni, di gente che ha vinto e ha avuto risultati importanti più volte.
Leggendo le loro biografie, ci si rende conto che, oltre alle loro qualità fisiche innate, c’è stato un atteggiamento mentale adeguato per consentire loro di usare strategicamente e far emergere le loro qualità.
Accanto a M.Jordan, a B. Borg, a L. Bernardi, a U. Bolt, etc. etc., ce ne saranno molti, molti di più che non hanno potuto o saputo esprimere le proprie potenzialità.
Noi, da Mental Coach vediamo tanti ragazzi di talento che non riescono ad emergere, spesso per ragioni puramente mentali.
La mente può rappresentare un incredibile acceleratore di risultati, se usata positivamente, ma può diventare una gabbia, un freno se non la si usa nel modo più utile.
Se andiamo nel passato, molti di questi campioni di cui abbiamo parlato si sono creati da soli una strada mentale utile all’espressione delle loro potenzialità.
Negli anni, questi campioni, il loro modo di ragionare, di caricarsi, di concentrarsi è stato studiato proprio per capire cosa abbia consentito loro di fare il salto di qualità, cosa abbia consentito loro di esprimersi appieno.
Al contrario un esempio per tutti il calciatore Balotelli, da tutti acclamato come un fenomeno, che invece fenomeno non si è dimostrato per una pessima gestione di sé stesso.
C’è chi si arrende alle prime grosse difficoltà, chi non riesce ad autodisciplinarsi, chi non sa rimanere concentrato, chi non crede in sé stesso, chi subisce troppo le influenze esterne.
Tutto questo fa sì che non tutti riescano ad esprimere i loro talenti e che, invece, si perdano nella mediocrità o addirittura neanche comincino.
Sono cose che succedono, è umano, tuttavia se questi atleti o queste squadre si rendessero conto di avere un problema, forse potrebbero pensare di avere bisogno di qualcosa per cambiare.
Accettare di avere un problema, e non rassegnarsi ad esso, è il primo passo verso il cambiamento.
E’ un segno di maturità, intelligenza e umiltà, è il presupposto per iniziare a cercare nuove risorse per superarlo.
Se non riconosco di avere un problema, come posso lavorarci sopra?
La motivazione è una questione complessa e, d’altro canto, basilare per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo anche piccolo.
Se sei motivato puoi decidere di fare grandi o piccoli sacrifici finalizzati alla realizzazione di un piano, per andare incontro a dei cambiamenti.
Cos’è quindi la motivazione?
È la forza interiore che ti spinge a cambiare un’abitudine o un comportamento.
Oppure, tipicamente nello sport, ti porta a sacrificare molte cose, in termini di tempo libero, di amicizie, di famiglia, di fatica sia fisica che mentale, per migliorare nelle prestazioni e raggiungere un obiettivo.
Obiettivo, che può essere quello di giocare anziché stare in panchina, come quello di andare a giocare in una squadra di livello superiore.
Creare un proprio percorso motivazionale con l’aiuto di un Mental Coach aiuta l’atleta a scovare dentro di se tutte le risorse per ottenere il risultato voluto.
Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui social, perchè riteniamo importante la divulgazione dell’allenamento mentale.
di Bruno Sbicego e Antonella Brugnoli