
Nella terza parte di questa importante tematica, le trappole emotive, abbiamo preso coscienza dell’importanza che ha per la coppia, l’evitare il più possibile i litigi e trasformarli in dialogo o nel peggiore dei casi in discussioni costruttive.
Vi sono alcune situazioni, atteggiamenti e reazioni potenzialmente distruttive nella coppia di danza sportiva che, se evitate, rendono il confronto terreno fertile per la collaborazione.
Come abbiamo già detto negli altri articoli, ne abbiamo individuate 6 che abbiamo chiamato trappole emotive e che a nostro parere sono le più pericolose.
In questo articolo concludiamo per ora l’argomento parlando delle ultime due:
Quinta trappola emotiva
Colpire i punti deboli dell’altro per farlo soffrire.
Questa è una delle armi, la più potente ma anche la più meschina, che usiamo se continuiamo a stare in sequestro emotivo e scegliamo la strategia dell’attacco.
Usiamo la conoscenza che abbiamo del partner per colpirlo nella sua parte più debole, per fargli male, vendicandoci così dell’arrabbiatura presente… e magari non solo di questa, già che ci siamo.
A maggior ragione contiamo fino a 10, 100, 1000 se necessario, andiamo a farci un giro, a prendere un caffè, andiamo in bagno, respiriamo, qualsiasi cosa va bene purché spenga la miccia della rabbia.
Sesta e ultima trappola emotiva
Voler avere ragione a tutti i costi.
Questa la possiamo trovare annidata in tutte e 5 le trappole precedenti, la possiamo considerare un po’ come la madre di tutte le trappole emotive e per questo merita un discorso a parte.
Voler avere ragione a tutti i costi non è più neanche un litigio, ma una vera e propria lotta di potere in cui uno dei due contendenti, o entrambi, vogliono affermare a tutti i costi il proprio punto di vista perché hanno deciso all’unanimità, sé stessi e sé stessi, che è quello giusto dimenticandosi che non c’è un’unica verità ed un’unica realtà.
Nella coppia, come nei rapporti interpersonali, non esiste una realtà oggettiva ma due, o più, realtà soggettive.
La vita di coppia stessa è formata da due realtà soggettive che cercano di raggiungere il miglior livello di convivenza possibile per loro. La comunicazione non deve essere usata come un’arma, ma deve essere usata per creare empatia, vicinanza, connessione.
La vita di coppia, sia nella vita che nel ballo, è come un motore a benzina che può essere alimentato con benzina di buona qualità, la corretta comunicazione, oppure con benzina scadente, sporca o addirittura con gasolio.
Tutto questo è ovvio, ma sono sicura che non ci avete mai pensato attentamente, che non avete considerato le conseguenze sia nell’emotività dell’altro, sia , in modo molto più pratico e pragmatico, nei risultati sportivi della coppia. Noi siamo qui per questo: per farvi riflettere su molti aspetti e atteggiamenti che diamo per scontati: che ci posso fare, sono fatto/a così.
Ma questo è solo un inutile alibi.
Quindi, tassativo evitare le 6 trappole emotive di cui abbiamo parlato nei nostri articoli.
Se ci riuscirete sarete già a metà dell’opera. L’altra metà dell’opera?
COLLABORARE!
E vedrete che tutto sarà molto più facile e soddisfacente.